La Francigena e le vie del gusto in Tuscia è un tratto con oltre 60 realtà riunite che propone nuove idee di turismo per vivere e scoprire da vicino l’intero microcosmo di un’area che circonda Viterbo, tra suggestivi calanchi, necropoli, vie dei pellegrini e luoghi di meditazione.
Il progetto, con capofila il Comune di Acquapendente (VT), integra digitale e patrimonio per dare nuovo respiro a un tratto di cammino candidato bene UNESCO. Il percorso on i suoi 1200 anni di storia, diventa spina dorsale di un territorio tutto da scoprire, tra biodiversità e recupero storico, inedite prospettive di viaggio e nuovi orizzonti.
A partire dall’organizzazione di un unico punto di riferimento online e smart con TusciApp Francigena per guidare il visitatore all’interno dei percorsi e delle realtà di riferimento per rispondere a ogni tipo di esigenza, La Francigena e le vie del gusto in Tuscia metterà per la prima volta in rete i punti di accoglienza del pellegrino, dando vita anche alla prima rete di biblioteche del pellegrino che si snoderanno in ognuno dei comuni toccati dalla via Francigena.
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La valorizzazione dei cammini si articolerà sia per i più sportivi, con Viterbo-Roma via Francigena in mountain-bike (115 km della Tuscia attraversando 1500 m di dislivello dal cuore di Roma passando attraverso Vetralla, Capranica con le torri di Orlando, Sutri con il suo Mitreo, l’anfiteatro e le necropoli etrusche, per arrivare infine a Monterosi), sia per gli amanti di un turismo più lento e meditativo con Storie di bici e di amicizia, un laboratorio di scrittura che incontra la bellezza della via Francigena percorsa in bici attraverso itinerari destinati anche a turisti con disabilità.
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Spazio anche al folklore, alle rievocazioni, alla cultura e allo spettacolo dal vivo con Il bosco sulla Francigena visita teatralizzata nel suggestivo Bosco del Sasseto, e ancora eventi tematici legati alle figure di briganti, butteri e mezzadri: una serie di appuntamenti in cui scoprire la figura affascinante e controversa del brigante attraverso escursioni-racconto nei luoghi più battuti dai celebri briganti dell’Alta Tuscia, ma anche la conoscenza ravvicinata con la tradizione dei butteri della maremma laziale gli ultimi mandriani a cavallo d’Europa.
Recupero della biodiversità e valorizzazione del settore enogastronomico saranno in primo piano con la creazione del Paniere del Pellegrino, collegamento ideale tra la Francigena e l’enogastronomia, che riunisce i prodotti enogastronomici del territorio proposto con un packaging eco- sostenibile. E sempre guardando alla tradizione enogastronomica la DMO proporrà Tuscia stellata contest gastronomico, omaggio a Italo Arieti considerato l’Artusi della Tuscia, per il suo testo fondamentale che codifica la cultura gastronomica della provincia e coinvolgerà oltre agli chef stellati del territorio anche alcune delle eccellenze della cultura e della produzione enogastronomica della Tuscia.
Il connubio inconfondibile di un ambiente naturale incontaminato, la presenza di riserve naturali e parchi, i laghi, le sorgenti termali con le straordinarie testimonianze storico-artistiche (necropoli etrusche, borghi, quartieri ed emergenze medievali e rinascimentali) rendono questo tratto di Via Francigena tra i più suggestivi d’Europa.
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