Capita a volte che un edificio nato per uno scopo venga con gli anni riadattato a seconda delle necessità del periodo storico e dei suoi fruitori, finendo con il diventare qualcosa di completamente diverso da ciò per cui era stato concepito. Perché questo avvenga solitamente le strade che si possono seguire sono due: cancellare tutti i contatti col passato e creare spazi e ambienti completamente nuovi oppure, al contrario, valorizzare in qualche modo nell’architettura e nell’aspetto generale della struttura quelle che erano le caratteristiche fondamentali del progetto originale, apportando naturalmente migliorie dettate da esigenze di modernità. Quest’ultima strada è stata quella percorsa da due importanti studi di Architettura, l’Ottaviano Architetture di Napoli e il King e Roselli Associati di Roma quando sono stati chiamati a realizzare un progetto di ristrutturazione totale dell’imponente edificio di Palazzo Montemartini. Collocato in una delle zone più suggestive della capitale, in prossimità delle Terme di Diocleziano e di altri siti di rilievo come le Mura Serviane, le prime di Roma, fatte erigere da Servio Tullio nel VI secolo a.C., l’albergo è stato sviluppato per accogliere ogni tipologia di ospite: dal businessman alla famiglia desiderosa di esplorare Roma regalandosi il sottile piacere di un alloggio in un centralissimo hotel di lusso. Edificato agli inizi del ‘900, inizialmente la sua destinazione d’uso era quella di rimessa e sala di aspetto della Società Romana dei Tramways. Successivamente nel Luglio 1911 si provvedette a un primo ampliamento dell’edificio con la realizzazione di locali per la sede della Direzione dell’Azienda, cui fece seguito un secondo intervento nel 1918 e un terzo nel 1925. Palazzo Monteni, questo il nome originale del grande edificio, ha recentemente vissuto l’ultima e più significativa ristrutturazione che lo ha trasformato in un hotel a 5 stelle. Durante questi lavori si è cercato da una parte di conservare l’esterno e parte degli interni originali e dall’altro si è tentato di adattare gli ambienti concepiti come uffici e spazi privati e pubblici alle nuove esigenze. Il terreno circostante che vede la presenza di alcuni importanti rilievi archeologici è stato quindi impreziosito con un giardino e pavimentazioni particolari, mentre le facciate neoclassiche con massiccia presenza di fregi, cornici e paraste in travertino o stucchi sono state ripristinate. All’interno invece, l’ex sala biglietteria, gli uffici direzionali al primo piano e il tratto di scala che li collega sono stati oggetto di restauro conservativo per cui hanno mantenuto le loro caratteristiche stilistiche pur variando la loro funzione. Il risultato finale è un edificio dalle mutevoli identità ma che sembra possedere un’unica anima, in cui la varietà di ambienti che si succedono non lascia spaesati bensì diviene elemento distintivo. In cui spazi moderni e funzionali convivono con le finiture d’epoca e materiali ricercati, dove i più raffinati elementi di high-tech design si mescolano alle linee stilistiche, ai marmi e agli stucchi vecchi più di cent’anni. Per farsene un’idea, basti pensare all’uso sapiente che è stato fatto della pietra che si ritrova non solo nei pavimenti e nei rivestimenti, ma anche nelle vasche da bagno, nelle docce e nei lavabo.
L’acqua diviene il trait d’union tra i diversi ambienti della struttura accogliendo gli ospiti nella hall e accompagnandoli sino alla SPA
Un utilizzo nuovo per un materiale così antico, permesso dalle tecniche di lavorazione moderne che hanno consentito di poter investire su pietre duttili, dall’aspetto morbido e setose al tatto come l’Aesina. La pietra è l’elemento che primeggia nella hall dove un grande setto in onice massello sabbiato e retroilluminato accoglie i clienti ma anche nella Sala Banchetti dove un prezioso pavimento in Nero Saint Laurent e Bianco Lhasa Vena Oro conferisce regalità ed eleganza, mentre un pavimento veneziano nero lucido riflette a terra i decori preesistenti del Lounge Bar. Altro materiale nobile che spicca per la sua raffinatezza è il legno che quando utilizzato in terra è in massello di noce inchiodato, a garantire qualità, longevità e comfort di calpestio, mentre quando si ritrova negli armadi e piani è rovere lastronato spazzolato. Infine il vetro, moderno, extrachiaro trasparente, satinato o smaltato che scandisce gli ambienti negli spazi privati delle camere e in quelli pubblici. Insomma un gioiello di materiali classici e forme contemporanee, in cui elementi architettonici della tradizione, ripristinati all’antico splendore e finalmente accessibili al pubblico, si accostano a materiali preziosi e forme contemporanee. In questa eterogenità di elementi diviene il vero filo conduttore un altro elemento altrettanto prezioso di quelli già nominati ma per natura meno “lavorabile”: l’acqua. Un innovativo percorso d’acqua attraversa e avvolge infatti tutta la struttura dalle camere ai corridoi al centro congressi, fino a riversarsi nelle piscine del Centro Benessere. Questa si fa atmosfera e quasi complemento di arredo nella hall dove accoglie sonoramente i clienti, per poi accompagnarli nel Lounge Bar dove spiccano fontane e cascate su fili, e termina la sua corsa nella SPA e persino in alcune camere dotate di piccole piscine. E a proposito di camere, sono queste le vere protagoniste dell’hotel. Ben 82 stanze suddivise in 10 tipologie diverse tra cui le off set, caratterizzate da un perimetro morbido posto lungo le pareti e un grande letto orientato verso le finestre che consente di godere appieno dell’affaccio verso le Terme di Diocleziano; le già citate camere con piscina, in cui la conformazione stretta e lunga accoglie ambienti privati destinati al benessere: tra cui oltre alla mini-piscina, anche un bagno turco e una zona massaggi e trattamenti; le camere a isola, dove troneggia una grande isola morbida centrale che accoglie letto e divano sotto un soffitto dorato; le camere boudoir in cui gli ambienti notte e bagno sono connessi a un grande spazio-filtro interamente apribile/chiudibile che definisce e rende mutevole gli spazi; le camere sottotetto dove una lunga fascia di cuscini king-size posti in corrispondenza delle finestre consentono di godere dell’affaccio su Terme e Stazione; e poi le Suite: una con un grande giardino di inverno posto sotto un ampio lucernario; una posta in un salone antico, con soffitto cassettonato; un’altra su due livelli, nella torre dell’edificio con terrazza privata; un’ultima nell’ala nobile con soffitti e stucchi originali. Ambienti sofisticati che si adattano a tutte le esigenze dell’ospite e che ben lo predispongono per le attenzioni messe a disposizione dallo spazio benessere della struttura che può essere considerato il vero cuore pulsante dell’hotel.
La ristrutturazione di Palazzo Montermartini è stata curata da Ottaviano Architetture di Napoli e King Roselli Associati di Roma
La ExPure SPA, questo il suo nome, è ampia ben 600 mq ed è aperta anche a ospiti esterni. Una estesa ed elegante area dedicata al benessere, al relax e alla cura del corpo che è dotata di tutti i comfort più moderni e attrezzata con gli ultimi ritrovati della tecnologia di settore. Anche qui a fare da trait d’union con il resto dell’albergo è l’acqua che oltre a impreziosirne tutti gli ambienti interni, che colpiscono per le tonalità delle pareti dai toni caldi dell’arancione, del viola e del verde mare, costituisce anche l’elemento attorno a cui ruotano i diversi trattamenti. Il fine è quello di stabilire con i clienti un contatto sonoro, olfattivo, tattile, insomma un “imprinting emozionale” teso a garantire il ricordo della permanenza nel Palazzo.
Gli alberghi della Ragosta Hotels Collection ripropongono gli stessi standards di eccellenza tramite il format ExPure SPA
Del resto, la SPA, così vicina a quello che era uno degli stabilimenti termali più famosi dell’antichità non poteva che trarre ispirazione e permearsi attorno a questo genius loci. E così sono ben tre le piscine a differenti temperature tra cui scegliere. Inoltre a impreziosire l’offerta: cabine massaggi e trattamenti, docce emozionali cromo-terapiche, piscine riscaldate, zone relax, sauna e bagno turco. Ma non solo: la proposta benessere varca i confini della SPA e arriva fino alle 8 SPA Junior Suite, tutte con SPA privata interna, per godere del massimo del relax nel massimo della privacy.