C’è stato un tempo in cui le strette di mano avevano un valore e nulla poteva infrangere il patto siglato. Jakob Auer, conosciuto come Flötscher dalle parti di Naz, nella Valle Isarco a pochi chilometri di Bressanone, fu uno dei fondatori del consorzio di miglioramento fondiario dell’area e la parola data con il sindaco di Luson permise a una regione secca e povera di trasformarsi in un fiorente paesaggio agricolo, dal grande fascino turistico. La costruzione di un impianto di irrigazione a pressione naturale, lungo ben 11 chilometri e che ancora oggi garantisce la fornitura idrica a un terreno baciato dal sole per buona parte dell’anno, ha permesso di diffondere la coltura intensiva dei meleti e di vedere fiorire una ricca proposta ricettiva.
Un’altra eredità lasciato da questo intervento è un grazioso laghetto balneabile che è diventato il segno distintivo di una struttura alberghiera, iniziata dallo stesso Jakob e oggi condotta dal nipote Andreas, affiancato dalla moglie Tamaris. Dal 2017 il Seehof Nature Retreat ha vissuto una radicale trasformazione, che ha elevato la struttura a quattro stelle superior, organizzato con il gusto e la visione a lungo termine della proprietaria. La dimensione che si apre all’ingresso è inusuale, capace di mantenere il giusto legame con lo spirito altoatesino grazie alla scelta dei materiali, ma senza rinunciare alla selezione di dettagli che hanno un’influenza più mediterranea.
Per la riqualificazione è stato coinvolto lo studio noa*, con sede fra Bolzano e Berlino, diretto dai due fondatori Lukas Rungger e Stefan Rier, eredi della tradizione architettonica altoatesina di Matteo Thun e Hugo Demetz. Partendo dalla volontà di esaltare la peculiare connessione con la natura circostante, per un’esperienza di soggiorno che garantisca momenti di assoluta calma, come afferma il concept stesso dell’albergo, si è scelto di lavorare sulla suggestione della casa signorile, con intonaci color terra e una struttura orizzontale in legno. Non da meno, negli interni l’uso di legno, lino, rocce, colori chiari ha conferito un accento delicato, a cui si è poi unita la scelta di inserire su alcuni dettagli i tubi in rame, presenti in tutto l’edificio, a richiamo degli strumenti utilizzati nelle coltivazioni.
“I nostri ospiti devono entrare nella certezza di trovare tutto ciò che cercano all’interno della nostra oasi. Sono solita definirlo un cocoon, un luogo dove coltivare il piacere di prendersi cura di sè stessi, di riscoprire il valore dell’intimità e dei piccoli lussi. Può trattarsi di un cocktail nell’area lounge o di un pasto servito nella nostra Bottega dei Sapori, o un trattamento goduto con vista lago, l’importante è che il tempo vissuto in questo luogo sia valorizzato al meglio”, racconta Tamaris Auer con una luce negli occhi che testimonia meglio di qualsiasi altro elemento la passione che la sua famiglia spende in questo progetto di ospitalità.
A conferma di questa impostazione c’è stata la realizzazione di un centro benessere che si inserisce armonicamente con il paesaggio circostante e valorizza il panorama del lago con grandi finestre e architetture pensate per trasmettere continuamente la sensazione di trovarsi in un grande parco. Dalla struttura principale l’area si raggiunge attraversando ampi spazi, un tempo immaginati per ospitare una pista da bowling, e oggi invece intelligentemente ragionati per comode aree relax interne che garantiscono di fruire della SPA durante tutto l’anno. Alla piscina esterna si aggiunge un’elegante area umida che fra sauna e bagno turco, doccia emozionale garantisce piena soddisfazione in termini di relax. Per i più coraggiosi è inebriante la sensazione di un bagno nel lago, un’immersione nella natura che rinfranca spirito e corpo.
“I moments of calm che proponiamo nel corso dell’anno sono il risultato di un progetto che abbiamo messo in moto da lungo tempo. Passeggiando nel grande giardino che circonda il nostro lago abbiamo predisposto un’idea di ospitalità che amplifichi al massimo il ruolo di natura, anche selezionando componenti che per me non potevano mancare, come gli arbusti di lavanda del cui odore non so rinunciare.” Per una struttura come il Seehof Nature Retreat, trasformato in una nuova veste da relativamente poco tempo, c’è un percorso ancora lungo da intraprendere, con tante nuove sfide già nella mente della proprietà, fra nuove suites e spazi di coworking da mettere a disposizione degli ospiti che non hanno modo di interrompere il lavoro. Così come è stata messo a disposizione dei collaboratori di sette case di riposo altoatesine un buono colazione valido fino alla fine dell’anno per offrire anche a loro un “moment of calm” dopo i difficili mesi segnati dal lockdown. Un gesto nobile degno di un luogo altrettanto nobile.
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