La parola inglese walkabout rimanda al viaggio rituale che gli australiani aborigeni erano soliti intraprendere attraversando a piedi le aree interne più remote, fino al deserto. Oggi lo stesso termine è stato completamente stravolto e rilanciato dal mondo dell’arte, che lo usa per descrivere le esplorazioni urbane che combinano passeggiate e conversazioni tematiche: attraversando uno spazio si supera l’approccio didattico della visita guidata e si entra in una nuova interpretazione dei luoghi grazie all’ascolto di alcuni dei protagonisti e di materiali di repertorio audio predisposti. Questo nuovo approccio alla scoperta sta uscendo dalla dimensione di fenomeno di nicchia e vede sempre più associazioni coinvolte in tutta Italia, che affrontano diversi percorsi tematici, culturali ed artistici.
Un esempio sul territorio di Como e sulle sponde del lago è la scoperta dell’architettura liberty, conservata in una notevole quantità di ville moderne, costruite dalla seconda metà del XIX secolo fino ai primi anni del XX. Generalmente di proprietà privata, in estate alcune di queste ville vengono aperte al pubblico in occasione di appuntamenti musicali, esibizioni artistiche, ma vale comunque la pena di programmare una passeggiata per apprezzarne i profili e i giardini.
In realtà si può anche decidere di soggiornare in una di queste storiche strutture, più precisamente dalla fine del 2017, quando è stata inaugurata e aperta al pubblico dopo 18 mesi di lavoro Villa Liberty. Si ritiene che l’edificio, costruito agli inizi del secolo scorso, sia stato progettato da uno dei più importanti architetti dell’epoca, Giovanni Battista Bossi, per divenire la residenza del Conte Restelli: nel 1979 la Villa fu acquistata dalla Gerardo Panini S.p.A., azienda produttrice di foulard e sciarpe, che la elesse a propria sede operativa. L’intuizione di trasformare questo gioiello architettonico dandogli nuova vita con una funzione d’uso in ambito ricettiva è di Guido Panini ed Elisabetta Valenti, che hanno seguito passo dopo passo gli interventi di ristrutturazione. “Abbiamo voluto regalare ai turisti che visitano il Lago la possibilità di immergersi nelle atmosfere liberty, con un recupero e una valorizzazione degli elementi di partenza che abbiamo sempre voluto ispirati a un principio di sobrietà.”
Con il supporto dell’architetto Oscar Bartezzaghi, dello studio Linea Design, i lavori a Villa Liberty hanno reso possibile la creazione di 9 stanze, divise in tre tipologie, oltre ad ambienti comuni per la colazione e per il relax. L’estetica degli ambienti è ricercata ma sempre tesa a garantire il comfort del cliente con elementi di arredo funzionali: il contrasto fra colori caldi e design minimale viene impreziosito da alcuni dettagli come i baldacchini e le boiseries elaborate. La formula dell’albergo prevede esclusivamente l’ospitalità Bed&Breakfast, con una scelta ragionata che non ha previsto la presenza di un ristorante interno. “Abbiamo ponderato molto questa scelta, ma sapevamo che volevamo fare le cose nel migliore dei modi, offrendo un alto livello degli standard dei servizi offerti. Esattamente la stessa impostazione che abbiamo seguito per la Private SPA.”
L’area benessere di Villa Liberty è aperta solo a coppie e piccoli gruppi, disponibile previa prenotazione, ed è stata realizzata avvalendosi della comprovata esperienza di Starpool: fra sauna, bagno turco, idromassaggio, doccia emozionale e zona relax con tisaneria, gli ospiti troveranno le migliori novità in ambito wellness. È anche possibile riservare un massaggio o un trattamento estetico, da poter godere o negli spazi della SPA o in alternativa in camera. Oltre a una palestra attrezzata, Villa Liberty offre un solarium che affaccia sul Lago di Como, permettendo di vivere colazione e aperitivo con una vista impagabile che arricchisce mente e spirito.