L’immediata sensazione che si ha entrando al Posta Marcucci è quella di essere arrivati nella casa che vorremmo. Gli interni sorprendono per le sale arredate con mobili di modernariato di gusto raffinato: tavoli, drappi, lampade a stelo, poltrone, tappeti, quadri, ampie finestre trasmettono all’ospite una sensazione di accoglienza piena e nello stesso tempo discreta.
La direttrice Chiara Pieri, con una lunga esperienza nel settore alberghiero la passione, è da dieci anni alla guida dell’albergo e ha seguito da vicino il passaggio dalla famiglia Marcucci alla famiglia Costa. Lei ha molto da raccontare sulla scelta dei nuovi attuali proprietari, orientata ad una famiglia italiana nonostante le varie proposte pervenute dall’estero. La volontà è stata tesa ad aggiungere un tocco di familiarità all’eccellenza che traspare in ogni forma e servizio. L’accoglienza della famiglia Costa ha più di un elemento che fa la differenza, la missione e i valori che a loro appartengono e che sono testimoniati anche dall’attività della Fondazione da loro voluta, la www.costafoundation.org, con
progetti operativi in Africa, Togo, Uganda, Etiopia, Afghanistan, India e Nepal.

Tra le mura c’è un prendersi cura sia dell’operatore che dell’ospite e questo particolare fa la differenza. Avere cura di tante cose, porsi sempre delle domande, mettersi in discussione e chiedersi se si può essere di minore impatto ambientale e realizzarlo. Avere un codice di condotta per gli acquisti, cercare di non avere multinazionali in casa, essere responsabili del benessere dell’ospite e dei collaboratori e dell’onda risonanza che ha la struttura nella comunità di Bagno Vignoni. Tutto questo ricercare si percepisce bene e fa sì che la persona sia al centro qui come negli altri hotel del proprietario Michil Costa, l’Albergo Posta Marcucci, il Berghotel Ladinia e La Perla. La sua originale visione d’insieme del paesaggio consente di profilare il futuro dell’ospitalità e di realizzare la qualità come bene comune oltre il clichè dell’eccellenza.
Su questi principi viene portata avanti da anni la campagna Amo La Val D’Orcia perché, un’azione comune per la valorizzazione del territorio, un riconoscimento di poter far parte della comunità toscana e un impegno a dipingere il magnifico quadro del Buongoverno della Val d’Orcia. I paesaggi e i ritratti della campagna Val d’Orcia sono opera del fotografo Stefano Butturini e sono stati promossi anche sui social. Con questa campagna viene lanciata una dichiarazione d’amore, ma anche una dichiarazione d’intenti. Attraverso il coinvolgimento di artigiani, scrittori, filosofi, collaboratori, produttori, amministratori e amici che vivono in Val d’Orcia o la frequentano con assiduità, si è voluto ribadire con sobrietà, ironia, gioco e leggerezza che il territorio valdorciano è certo da amare ma anche da immaginare nel prossimo futuro oltre le formule di un marketing spicciolo, con un’idea comune e condivisa.
Una nota sonora, un particolare di classe riguarda anche il progetto che si sviluppa durante i giorni della settimana; una playlist musicale ideata dalla giornalista Valentina Losurdo. Continue mostre d’arte temporanee di sculture e dipinti vengono allestite oltre a collaborazioni con il comune di San Quirico d’Orcia con grandi installazioni d’arte sul benessere. Ogni anno viene scelto un artista. I quadri esposti in modo permanente costituiscono un mix di proprietà Marcucci e Costa.

Aperto tutto l’anno tranne il mese di gennaio. Molti clienti tornano, qui al Posta Marcucci la fidelizzazione è importante e un ospite che torna ha un buono sconto, che sta a significare che il cliente è riconosciuto. La parte del benessere ancora di più dopo la pandemia è la più richiesta, non solo la parte estetica ma anche quella masso fisioterapista affidata alle abili mani di Alberto. Le vasche sono aperte anche agli ospiti esterni che non risiedono nell’hotel e vivono l’esperienza per un giorno. Ogni settimana una delle tre vasche a rotazione viene svuotata, pulita e riempita nuovamente. Il tutto avviene nell’arco di una giornata. Le stanze del benessere comunicano con la piscina esterna attraverso una vasca intermedia, coperta, dedicata alla balneazione più intima e riservata, più raccolta e distensiva. L’offerta benessere spazia dalla vasca idromassaggio, alla sauna finlandese e biosalina, al bagno turco, alle sale relax. Tisane, succhi di frutta ed altre infinite attenzioni dedicate agli ospiti rendono uniche le giornate trascorse in spa. Negli anni la parte termale curativa ha perso il suo appeal rispetto alla parte termale ludica senza dimenticare che l’acqua ha il riconoscimento ministeriale in quanto ricca di carbonato di calcio, utile alle ossa, per la cura di infiammazioni e cura ginecologica. Una vasca termale terapeutica è a disposizione per trattamento in presenza del medico. Ci sono bagnini per il pronto soccorso e due medici per il pronto intervento. Vengono praticate diete detossificanti e gruppi detox.
Attualmente sono in fase di progettazione la nuova spa e nuove stanze. Il vincolo paesaggistico e storico è l’elemento che regola la progettualità dell’achitetto Andrè Benaim di Firenze che ha seguito la ristrutturazione spa e stanze che darà luogo ad un importante upgrade.
Sei alla ricerca di novità sul mondo del turismo e del benessere? Abbonati alla rivista Area Wellness cliccando qui.