Nel cuore del Chianti Borgo San Felice esalta l’identità e rinnova il benessere
Dal mito di Romolo e Remo fino ai conflitti del nostro tempo, la storia dell’uomo ha visto innumerevoli crisi politiche e militari legate alla formale assegnazione delle terre di confine. Anche nell’area del Chianti, regione oggi riconosciuta come patria del benessere e del gusto, ci sono stati tempi in cui ci si contendeva il possesso di acqua, terra e aria, ma anche di una piccola chiesa sorta a Borgo San Felice, in provincia di Siena. La disputa iniziò fra i vescovi di Arezzo e Siena ma per diversi secoli successivi, il Borgo fu scenario di scontri e battaglie fra Siena e Firenze. Solo nel XVIII secolo, con la famiglia nobiliare dei Taja, iniziò un periodo di pace per questo piccolo agglomerato di case. Un gioiello architettonico, che dalla casa padronale vede estendersi un reticolo di viuzze, piazzette e tabernacoli. Dopo varie vicessitudini, nel 1991 la proprietà, passò prima alla società assicurativa Ras e poi al gruppo Allianz, che mise in moto una trasformazione silenziosa che ne ha lasciato intatte le caratteristiche.
Trattamenti e protocolli sono stati disegnati da Dr. Vranjes di Firenze
Il progetto di salvaguardia non si è però limitato esclusivamente alla conservazione di strutture e ambienti, ma ha coinvolto anche le coltivazioni che da sempre arricchiscono la gastronomia toscana. Di fatto, Borgo San Felice si estende con la sua azienda agricola su 650 ettari di proprietà di cui 140 destinati a vigneto e 60 a oliveto, con un vasto numero di etichette che, con l’acquisizione di altre aziende anche fuori dal Chianti e la collaborazione per ricerche sperimentali con diverse università, esprimono la forza di una azienda capace di ampliare i propri risultati dall’Italia fino all’estero. L’impronta rurale, coerente con il territorio, si riflette e ben si sposa con tutto il Borgo: già parte del circuito Relais & Chateaux, l’albergo accoglie i propri ospiti fra 29 camere e 17 suites, arredate con mobili di artigianato toscano e apprezzati tessuti, per offrire la classica atmosfera delle antiche dimore chiantigiane.
…Borgo San Felice raccoglie 650 ettari di cui 140 destinati a vigneto e 60 a oliveto, per una cantina di successo in Italia e all’estero…
Scelte stilistiche e materiche che si sono rinnovate in tutti gli altri contesti, per una sensazione diffusa di un lusso coerente e distinto, che non necessità di strappi, ma si affida alla semplicità delle sue risorse. Il bar degli archi, il ristorante “Il Poggio Rosso”, o la piscina scoperta sono messe a disposizione di ospiti che aspirano a godere l’essenza profonda del Chianti: chi ha la fortuna e il piacere di viaggiare in questa porzione di Toscana percepirà la sensazione di continuità culturale e ambientale che si vive a Borgo San Felice. Proposito che ha guidato anche le linee di progettazione del nuovo centro benessere, 350 mq sviluppati dall’architetto Marco Vidotto, un professionista diviso fra Siena, Roma e Barcellona.
Il progetto del nuovo centro benessere è opera dell’architetto Marco Vidotto
In piena coerenza con il territorio e in grande compatibilità con la visione del dottor Paolo Vranjes, cosmetologo, farmacista e chimico, che ha assunto la responsabilità di disegnare il complesso di menu di trattamenti e protocolli del centro. Ricavato da una struttura che già precedentemente ospitava un’area composta esclusivamente da cabine estetiche, il centro benessere è stato ampliato e implementato con un approccio sobrio e di gusto, in grado di immergere l’ospite immediatamente in una dimensione di relax.
La zona umida del centro benessere è stata allestita da Starpool
Dalla reception si accede a un corridoio che disimpegna verso gli spogliatoi e le tre sale per i trattamenti, attraverso un viaggio di emozioni, che dall’aspetto olfattivo arrivano a coinvolgere tutti gli altri sensi. Partendo dal concetto di Tuscany Pleasure, i cosmetici e i trattamenti sono naturali, prevalentemente a base di olio e vino, con creme al resveratrolo, impacchi all’olio d’oliva, gelatine esfoliante alle uve rosse testimoni dell’identità del luogo. Un ampio spazio è dedicato all’area relax, con il soffitto a volte e materiali originali, ben valorizzati dalle luci. In un prossimo futuro, un’apertura verso l’esterno, amplificherà ancor di più l’immersione nella dimensione naturale della campagna. Un misurato spazio è adibito a zona umida, sviluppata dall’azienda Starpool, con bagno turco, sauna biologica e finlandese, cascata e docce emozionali, oltre a un percorso kneipp splendidamente illuminato dall’esterno. La bellezza degli ambienti e del luogo è innegabile e, se non giustifica la contesa originaria fra i due uomini di Chiesa, oggi rappresenta un forte motivo per soggiornarci.