“A tutti sarà capitato di cercare i propri occhiali senza trovarli, per poi realizzare che sono da ore sulla propria testa”. Martin Damian, il proprietario del Cyprianerhof di Tires, a venti minuti di macchina da Bolzano, usa questa metafora per spiegare come ha scoperto quale fosse la caratteristica principale del proprio albergo. “I miei genitori hanno aperto una locanda nel 1962, con poche stanze e solo qualche servizio di base. Quando quasi venticinque anni dopo io e mia moglie abbiamo preso le redini della gestione ci siamo interrogati a lungo su quale direzione intraprendere per dare un’identità precisa al nostro albergo. Abbiamo viaggiato per un anno, visitato e studiato, fino a realizzare che la verità era davanti ai nostri occhi: il Cyprianerhof è un albergo per chi ama la natura e le attività outdoor, in particolare escursionisti e sportivi, a cui bisogna garantire tutte le migliori condizioni per godere di un meritato relax al pari di una curata proposta gastronomica.”
Oggi l’hotel è un cinque stelle con vista sul massiccio del Catinaccio, con 85 camere di cui 3 suite, 11 camere singole, 63 doppie e 8 familiari, distribuite su 4 livelli, in una struttura che si integra perfettamente nell’ambiente grazie al progetto firmato dall’architetto Hugo Demetz, che ha selezionato legni di cirmolo, quercia e quarzite argentea per il suo look esterno. La crescente consapevolezza che un’hotellérie di successo si caratterizza anche per i servizi e le occasioni create a favore dei clienti per conoscere e apprezzare il territorio e le sue eccellenze, ha spinto i proprietari a contribuire alla fondazione, nel 1995, dell’associazione di categoria Wanderhotels. È così che ogni settimana gli ospiti hanno a loro disposizione un programma di escursioni e attività outdoor con vari gradi di difficoltà proposti da esperte guide escursionistiche, che variano nelle varie fasi dell’anno in base alla stagione. Inoltre, l’apertura della funivia Tires-Carezza che conduce facilmente all’area sciistica Carezza-Val d’Ega, ha fatto diventare l’albergo una scelta privilegiata anche per gli sciatori più esigenti.
“Durante questo nostro processo progettuale abbiamo molto riflettuto sulla dimensione del lusso, in particolare in funzione di chi vive la vacanza come attività ed esercizio fisico. Cibo e wellness sono state le linee fondamentali su cui abbiamo lavorato, per soddisfare le esigenze di chi soggiorna al Cyprianerhof.” Il ristorante, localizzato nell’edificio originario aperto dai genitori del proprietario, è caratterizzato da una vista aperta sullo splendido panorama circostante, che penetra con la luce negli ambienti già dalla prima colazione. La cucina ha una conduzione collettiva messa in atto da 4 chef (Monika Damian, Marion Mahlknecht, Alessandro Plotegher e Alessandro Salvador) che lavorano su materie prime stagionali: frutti di bosco, verdure degli orti dei dintorni, carne proveniente da allevamento etico, mele altoatesine, farine di cereali locali. La scelta di sostenibilità agroalimentare intrapresa nell’offerta enogastronomica, punta al massimo grado della qualità e del gusto, senza dimenticare però l’impatto che una struttura alberghiera a cinque stelle può avere sull’ambiente.
Qui interviene Michael Damian, un membro della terza generazione familiare coinvolta nella gestione dell’albergo, che dopo aver studiato in giro per l’Europa ha deciso di rivedere molti dei processi organizzativi della struttura: “Il lusso, a partire dalla sua etimologia latina, è sinonimo di ricercatezza, ma talvolta anche di eccesso e sovrabbondanza. Noi invece adottiamo una filosofia di management che rielabora questo approccio, perché propone soluzioni di alto standard ma senza sprechi inutili. Per riuscirci abbiamo dovuto rianalizzare tanti aspetti del nostro lavoro, dall’approvigionamento energetico ai consumi interni, fino a intervenire sulla definizione delle responsabilità individuali per costruire un clima di lavoro positivo, che si riflette naturalmente nelle interazioni con il cliente.”
Anche la proposta benessere dell’albergo offre soluzioni che puntano a valorizzare al meglio quello che si ha a disposizione. La SPA è stata dedicata alla leggendaria e bellissima Similde, che grazie all’aiuto di un cappuccio magico che lo rendeva invisibile, fu rapita dal Re dei nani Laurino. Molti cavalieri si misero alla sua ricerca e giunti nello splendido roseto del re in piena fioritura, dove era stata nascosta, ingaggiarono con lui una violenta lotta che si concluse con la cattura di Laurino. Riuscito a fuggire dalla prigione, Laurino tornò sulle sue montagne e per la rabbia trasformò in montagna tutto il roseto con l’incantesimo che nessuno avrebbe più potuto vederlo, né di giorno, né di notte. Si dimenticò però del tramonto che, quando gli ultimi raggi del sole accarezzano le dolomiti, ancor oggi si ammira dalla SPA, in particolar modo dalla zona naturista, dedicata ai soli adulti. La sauna finlandese di vetro, la vasca idromassaggio e la sauna in fienile, sono state posizionate nelle posizioni migliori per ammirare i celebri paesaggi rosa. Nei 2400 mq in cui si sviluppa la SPA sono a disposizione altre due saune, all’argilla e al cirmolo, una stanza del sale e una a raggi infrarossi, una piscina semi-coperta con acqua depurata attraverso processi di elettrolisi salina, comode zone relax, un originale percorso kneipp sviluppato sulle scale e infine un verde giardino esterno con laghetto naturale balneabile. La zona beauty, nelle sue nove cabine, è pensata per ospitare trattamenti viso e corpo, rituali di purificazione e protocolli per mamme in dolce attesa o per le coppie, ricorrendo a cosmetici e prodotti in buona parte di provenienza alto-atesina.
“La nostra categoria sta vivendo sfide complesse cui bisogna rispondere con lucidità,” conclude Martin Damian. “Dal 2021 aderiamo al patto per la neutralità climatica, un impegno che non abbiamo sottoscritto solo per semplici strategie di comunicazione o commerciali. La sostenibilità è la chiave di lettura con cui guardiamo al futuro di questa struttura e al nostro lavoro, elaborata e presentata in chiave positiva ai nostri ospiti. Invece di adottare scelte radicali, proproniamo più alternative: c’è la proposta esclusivamente vegana, ma abbiamo diversi menu ogni giorno. Combattiamo gli sprechi e dove non ci si riesce non abbiamo timore a spiegarlo a chi sceglie di passare qui il suo tempo libero, a contatto con un ambiente e una natura incontaminata. Con Hugo Demetz miglioreremo alcuni percorsi dell’area benessere, ma senza aumentare le cubature perchè per mantenere una proposta di altissima qualità non è sempre necessario ingrandirsi.”
A conferma che molto spesso l’essenziale è proprio sotto i nostri occhi: basta dedicare la giusta attenzione e si scopre il vero lusso è una formula che coniuga buon cibo, benessere, natura e qualità dei servizi.
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