Secondo recenti studi divulgati dal Prof. Gianluigi Gigli, ordinario di Neurologia presso l’Università di Udine, sono ben 13 milioni gli italiani che lamentano vari disturbi del sonno e molti tra loro soffrono d’insonnia. L’impatto di queste difficoltà croniche o transitorie hanno importanti conseguenze sulla salute e possono dar luogo a patologie anche molto gravi. Negli ultimi anni è sicuramente cresciuta la consapevolezza dell’importanza di un corretto riposo, in particolare notturno, che oggi sappiamo essere un bisogno vitale, che aiuta a mantenere vitali la mente, la memoria, il sistema cardiovascolare e quello immunitario. E non solo, tenuto conto dello stretto legame che esiste fra la bellezza e la freschezza del volto, il sonno agisce come una fonte di giovinezza che promuove e aiuta la rigenerazione cellulare.
A vent’anni dal lancio dell’iconica linea aromaterapica Tranquillity™, l’azienda [ comfort zone ] ha deciso di riformularla per renderla ancora più naturale, eliminando siliconi, parabeni e olii minerali. E, in abbinamento ai prodotti professional e homecare, ha sviluppato insieme ai ricercatori del Comitato Scientifico Internazionale, tra i quali spicca la Neuroscienziata americana Claudia Aguirre, un Rituale del Sonno che esalta e intensifica i benefici antistress propri della linea, e favorisce un riposo profondo.
Per sapere di più di questa novità abbiamo incontrato negli uffici di Parma, Davide Manzoni, direttore generale del noto brand cosmetico italiano.
Come è arrivata la ricerca [ comfort zone ] a occuparsi del sonno e dei suoi riflessi sul benessere psico- fisico?
Da sempre l’azienda studia gli elementi fondamentali che contribuiscono a influenzare in maniera positiva il corpo e che controllano lo stress. Il sonno è una variabile troppo importante per poter essere trascurato: lo posso dire per esperienza personale dopo la nascita di mio figlio e le tante nottate trascorse ad alternarmi con mia moglie per farlo riaddormentare. Non nascondo che questo elemento personale mi ha esortato ad approfondire la conoscenza dei meccanismi del sonno, momento ristoratore per eccellenza. Abbiamo riflettuto ad esempio come la camera da letto, un tempo sede eletta al riposo e all’amore, oggi ospita altre attività: dall’Ipad alla televisione. I dispositivi tecnologici corrompono irrimediabilmente i nostri ritmi e inficiano la qualità della nostra vita e del nostro riposo.
Come avete strutturato il Rituale del Sonno?
La premessa può aiutarci alla comprensione del protocollo e delle sue componenti. Il rituale del sonno, in Istituto o nella SPA di un albergo, deve essere eseguito solo dopo le 17. Sono tre le vie sensoriali che coinvolgiamo in maniera sinergica, fondamentali per garantirne l’efficacia. Siamo partiti dall’analisi dei ritmi dell’orologio circadiano biologico, per identificare l’impatto sul sistema ormonale, chiave nella regolazione sonno-veglia. Abbiamo evidenziato in particolare come i ritmi stressanti odierni abbiano alterato la funzionale produzione di cortisolo posizionandone il picco sempre più a fine giornata a causa dello stress costante al quale siamo sollecitati. Intervenire su questi aspetti in quelle fasce orarie può risultare determinante per superare le criticità che viviamo. C’è poi un pò di neurolinguistica (PNL) in quello che facciamo. Infatti uno dei temi importanti della PNL è il coinvolgimento uditivo e cinestesico: musica e tocco! Abbiamo coinvolto un team di compositori che ha impiegato quasi due anni per produrre un ritmo dall’armonia musicale e ritmica capace di allineare il battito cardiaco dell’operatore e del cliente e favorire una profonda distensione. Per la parte del “tocco” abbiamo scelto di utilizzare dei pennelli studiati specificatamente per questo massaggio, che hanno il ruolo di stimolare i recettori tattili (130 ogni cmq) e le percezioni nervose sulla pelle, e in particolare le fibre C tattili, che favoriscono l’abbandono e la serenità.
Offrire un rituale dalle 17.00 alle 20.00 non è un limite?
Innanzitutto l’orario è consono a favorire il riposo e soprattutto è l’orario secondo il quale (nella bioenergetica), il lavoro delle ghiandole surrenali è al massimo e quindi anche la produzione di cortisolo. Inoltre secondo un esperto di marketing Bob Cialdini: “più un bene è difficilmente acquistabile, più il pubblico si adopera per provarlo”. E in effetti le ore a disposizione dei clienti sono poche… questo è un rituale estremamente esclusivo!
Non vi limitate a sviluppare un rituale, ma vi impegnate anche a insegnarlo.
Certamente il nostro lavoro cresce nei mesi successivi al lancio. Al momento sono già 420 gli Istituti, in Italia accreditati a proporre il Rituale del Sonno, con un corso che prevede due giorni dedicati alla manualità, all’accoglienza e alla comunicazione. La preparazione delle operatrici è fondamentale per arrivare a un trattamento straordinario.
Come si offre questo rituale ai clienti degli alberghi?
Se il relax è fra le offerte di un albergo, la proposta attiverà la curiosità dei clienti per saperne di più, tanto nella stagione invernale che in quella estiva. Il rituale del sonno è un’esperienza sensoriale, tattile e uditiva che conduce a un profondo rilassamento di mente e corpo.
Risultati che lei garantisce per esperienza diretta?
Per mia fortuna adesso mio figlio dorme sereno, ma confermo che ricorrendo al Rituale del Sonno la qualità della mia vita e il mio stato d’animo sono migliorati di molto. Non nego, altresì, che l’ideazione del massaggio del sonno mi ha reso felice: so con certezza che abbiamo fatto qualcosa di buono per tutti coloro che cercano proprio nel sonno il momento indispensabile per rigenerarsi e ricaricare la propria energia psico-fisica.