Il ciclismo è uno sport diffuso in tutto il mondo. La semplicità delle sue regole ha favorito, sin dalla commercializzazione della prima bicicletta da corsa, la nascita di gare ed eventi sempre più seguiti. Dalle estenuanti gare giornaliere si è passati ai grandi appuntamenti come il Tour de France, la cui prima edizione risale al 1903, e il primo Giro d’Italia, organizzato dalla Gazzetta dello Sport nel 1909. Le strade che s’inerpicano sulle Dolomiti, ogni anno ripropongono le emozioni che da più di un secolo si vivono al passaggio dei corridori, e la memoria va ai grandi campioni del passato e a quelli che in questi anni si sono affermati sui traguardi di queste vette.
Sarà forse per questo motivo che, parlando con Reinhold Crazzolara, che cura la gestione dell’albergo cinque stelle Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano, in Alta Badia, il ciclismo viene indicato come metafora della vita, soprattutto quando si fa riferimento alle squadre che competono sui lunghi percorsi. “Per avere successo – ci dice Reinhold – nel ciclismo come nell’hotellérie, non si può prescindere dal contributo di ogni singola risorsa, e i ruoli sono fondamentali per il contributo che ognuno può dare al leader per arrivare al traguardo con le braccia alzate. Le specializzazioni sono diverse, dagli scalatori, particolarmente abili nelle corse e nelle tappe in salita, ai velocisti che generalmente prediligono gli sprint in volata, altri ancora sono imbattibili nelle gare a cronometro, ma non si può dimenticare il ruolo dei gregari che aiutano il capitano durante le corse”.
La metafora è del tutto calzante, specie se si applica al lavoro che in albergo si compie dietro alle quinte, dove tanti professionisti si concentrano sui diversi aspetti dell’organizzazione della struttura, per mantenere attivo un ingranaggio che deve essere curato in ogni minimo dettaglio. è evidente che nei grandi alberghi l’ambito traguardo finale corrisponde alla soddisfazione dei clienti. Nel caso del Dolomiti Wellness Hotel Fanes, la divisione dei ruoli sembra essere una formula ben studiata per dare a tutti le responsabilità che competono e mantenere sempre equilibrati i rapporti fra servizio, tradizione e innovazione, consapevoli che negli ultimi anni, anche a causa del Covid, le esigenze nel turismo sono profondamente cambiate.
“Ma l’atmosfera che un grande albergo deve sapere offrire non può essere figlia delle mode – spiega Crazzolara – buona parte della mia cultura alberghiera e dell’esperienza nasce dagli insegnamenti impartiti da mia madre Maria, che ancora oggi ci tiene a verificare i piccoli dettagli su cui si è stata costruita la nostra storia alberghiera di successo”.
La storia è interessante. La signora Maria preparava la colazione ai suoi primi ospiti, ventenni amanti della montagna, su richiesta delle famiglie preoccupate delle condizioni di questi giovani sportivi alle prese con lo sci o le arrampicate in montagna. La proposta benessere del Fanes è venuta anni dopo, e a dare impulso a questo segmento è stata Ingrid Crazzolara, che oggi come SPA Manager, guida la squadra, prende le decisioni, coordina il team di professionisti che s’impegnano per trasmettere agli ospiti la sensazione di aver vissuto un soggiorno rigenerante. è lei che ha voluto arricchire il portfolio di servizi e trattamenti con un percorso Detox che si pone come obiettivo una piena disintossicazione di corpo e mente con tre proposte wellness e una food, per una durata di tre giorni e due notti di pernottamento.
L’ambientazione di questo protocollo prende vita nella SPA, un luogo raffinato, dove le linee rotonde e rilassanti sono esaltate dall’uso del legno locale, in un’atmosfera calda e avvolgente che trasmette serenità. Il primo trattamento, un Bendaggio vitale egiziano, della durata di circa 90 minuti, si prende cura di tutto il corpo per favorire un effetto detossinante e drenante, oltre che rinvigorente, levigante e rassodante. Il bendaggio egiziano, inoltre, agisce anche contro la cellulite ed è in grado di ridurla grazie all’azione combinata della terra e dei sali minerali del Mar Morto. A seguire il Bagno Vitalis, per una durata di 30 minuti, che grazie all’estratto di mela, rosa canina e acido ialuronico botanico dona alla pelle nutrimento e lavora sull’idratazione profonda della cute. Infine, il trattamento Celluit Vib, firmato da Ericson Laboratoire, terapia d’urto con effetto ultrasuoni, ispirata alle tecniche di lisi adipocitaria praticate in medicina estetica per combattere l’eccesso di adipe e la cellulite.
“L’esperienza detox – ci spiega Ingrid – non può limitarsi alla SPA ma deve combinarsi con attività fisiche e gastronomia. Pertanto una lezione di pilates attende gli ospiti nella palestra della struttura, e ancora un tour in e-bike oppure in mountain-bike, guidati dallo chef Claudio De Marc, appassionato sportivo, capace di ritagliarsi il tempo necessario per accompagnare gli ospiti in un tour alla scoperta dei boschi e dei prati di San Cassiano”. Sceso dalla sella, Chef De Marc profonde lo stesso impegno per portare in tavola una cena composta da piatti leggeri, per lo più a base di pesce e verdure, queste ultime provenienti direttamente dal vicino orto dell’Hotel. Escursioni, benessere, sport arricchiscono il soggiorno nell’albergo ma le esigenze espresse dagli ospiti possono essere diverse.
Un esempio è la vacanza “Total Privacy” che prevede come camera una delle nuove ed esclusive suite Cocoon, ambienti di oltre 50 mq con doppi lavabi, vasca, doccia e affaccio sul giardino dell’Hotel e sulle Dolomiti. La posizione assicura ai residenti una quiete assoluta e un accesso diretto alla Skypool di 25 metri e a un’area relax, riservate in via esclusiva agli adulti. Il senso di privacy e intimità è amplificato dalla opportunità di poter approfittare della Private SPA, dove è possibile scegliere da un ventaglio di trattamenti benessere. In questo ambito torna a essere importante il ruolo della SPA Manager, la quale si è voluta avvalere di un’esclusiva collaborazione con Caveau Beautè, partner cosmeceutico anti-age che lavora partendo dalle ricerche trentennali che hanno portato a un principio brevettato e chiamato Caveina Technology System. Microparticelle a doppio strato esercitano un’azione di contrasto dei segni del tempo, grazie anche a sequenze di amminoacidi capaci di individuare precisamente le zone di depressione della pelle su cui intervenire. Il primo risultato raggiunto è un richiamo dell’acqua dai tessuti circostanti che porta a un aumento dell’idratazione cutanea. La formula, in seconda battuta, cede principi attivi selezionati per nutrire la pelle e favorire una naturale produzione di collagene ed elastina. “Questa linea cosmetica è la protagonista dei nostri trattamenti – chiarisce la SPA Manager – ma la mettiamo a disposizione anche per chi volesse proseguire la routine di benessere cosmetologico una volta a casa”.
Torniamo alla metafora iniziale del ciclismo per dire che la squadra che cura l’ospitalità all’interno del Dolomiti Wellness Hotel Fanes è rodata e allenata, vince da anni riconoscimenti in vari ambiti e soprattutto valorizza le proprie risorse cercando di tirare fuori il meglio da ognuno: c’è chi si occupa di studiare la strategia, chi lavora per disegnare protocolli pensati per il benessere, chi sfrutta l’occhio esperto per curare i dettagli meno evidenti, c’è addirittura chi riesce a pedalare e a studiare un menu nutriente e gustoso. Alla fine però il vincitore è solo uno: l’ospite.
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