Nel 1995 Matera vinse il più importante premio Europeo di Pianificazione Urbana e Regionale. Due anni prima l’Unesco aveva inserito la città nella lista del Patrimonio Universale. Fino a quel momento, a portare all’attenzione del grande pubblico l’intreccio di grotte, case, vicoli, che rappresentano una delle più importanti testimonianze del passato e della civiltà contadina, era stato principalmente il cinema.
A partire da Pierpaolo Pasolini che utilizzò il suggestivo panorama materano per ambientarvi Il Vangelo secondo Matteo,e poi Francesco Rosi (I tre fratelli e Cristo si è fermato ad Eboli) i fratelli Taviani (Il sole anche di notte e Allosanfan), l’americano Mel Gibson (La Passione di Cristo), e per ultimo Giuseppe Tornatore (L’Uomo delle stelle). La scenografia è unica: sono due le vallate poste ai piedi del colle della Civita, su cui nel tempo a causa della grande povertà dei mezzi e sotto l’impulso di concomitanti fattori geografici, geologici, economici e politici, s’insediò e visse un’antichissima comunità trogloditica. Il centro storico dell’insediamento è conosciuto con il nome di Sassi, un termine con cui tradizionalmente si indicavano i rioni pietrosi.

Il modo migliore per guardare la Matera odierna è chiudere gli occhi e provare a immaginare il primo nucleo di abitazioni di natura agro-pastorale. sulla sommità del colle, rimasto tale per millenni fino all’Alto Medioevo, quando i Longobardi lo scelsero come punto strategico, sulla via verso l’Oriente Bizantino, costruendovi un castello con cinta muraria. Si aggiunse una serie di case rurali scavate nella roccia calcarea delle scoscese pareti rocciose che portavano verso il fondo delle due grandi canyon profondissimi e aridi, alla fine dei quali scorre il ruscelletto che li ha creati nell’ambito di un un particolarissimo fenomeno idrogeologico tipico delle Murge. Oggi appaiono come due anfiteatri naturali su cui, la tenace volontà di sopravvivenza, fece pian piano crescere i due rioni cittadini: Sasso Caveoso e Sasso Barisano che costituiscono l’insieme del centro storico. Tra l’XI ed il XIV secolo, Matera passò sotto il dominio dei Normanni, poi degli Svevi e degli Angioini senza mutamenti sostanziali dell’originale contesto urbano. La costruzione di diversi monasteri in stile romanico pugliese dette un nuovo impulso alla crescita cittadina, presto nominata capoluogo della Basilicata, determinando il trasferimento del centro nevralgico e sociale dalla piazza della Cattedrale, posta in cima del colle della Civita, più in basso dove ora si trova piazza del Sedile. La nascita del Rione del piano dette inizio allo sviluppo della città verso le colline che come una corona chiudono il vecchio centro storico con il conseguente sfollamento dei Sassi, avvenuto a metà del secolo scorso, che però impedì interventi distruttivi dei rioni storici, recuperati poi grazie a un’apposita legge nel 1986. Una fortuna per chi oggi può ammirare, camminando a piedi dalla piazzetta di Sant’Agostino e la piazza della Cattedrale per la Civita e il Sasso Barisano, attraversando la piazzetta Pascoli e il Monterrone per la Civita ed il Sasso Caveoso, il ben mantenuto centro storico, sia nella sua parte rupestre che in quella caratterizzata da grandi ed eleganti palazzi signorili.

Ma soprattutto una fortuna per la stessa Matera cui è stato riconosciuto per il 2019 il titolo di Capitale Europea della cultura come migliore e più completo esempio abitato del Mediterraneo, in armonia con l’ecosistema del prospiciente Parco naturale e archeologico della Murgia, testimonianza dell’attività umana e della simbiosi fra cultura e natura. Chi non vuole soggiornare in uno dei tanti hotel e B&B sorti all’interno delle grotte, calde d’inverno e fresche d’estate, magnificamente recuperate può scegliere, a pochi chilometri fuori città, la piccola contrada di Borgo Venusio dove sorge, fra gli altri, l’hotel MH Matera.

Situato su una collina all’interno di un parco di 5 ettari, l’hotel risponde agli elevati standard internazionali e può essere la base per raggiungere sia il centro di Matera alla scoperta delle bellezze dei suoi Sassi, che il territorio della Lucania che della vicina Puglia. 125 camere dotate di ogni comfort, incluse 16 deluxe e 3 suites. Punto di forza la gastronomia del territorio con i suoi gusti intensi e prelibati, semplicità delle preparazioni e genuinità degli ingredienti elaborati in una cucina gourmet. Nella bella stagione il ristorante si trasferisce tra bordo lago e bordo piscina con alcuni tavoli su un isolotto circondato solo dall’acqua, dalle anatre, dalle palme, dal magico gioco di luci e dal fruscio della cascata, con un’incantevole vista sulle colline lucane, sugli armoniosi e morbidi verdi pendii del rigoglioso parco che avvolge l’intera struttura. A completare l’offerta, il Centro Benessere e Fitness, con una palestra con attrezzature all’avanguardia e ampie vetrate panoramiche, piscina esterna con angolo idromassaggio e percorso Kneipp, sauna finlandese, bagno turco, percorso di 7 docce emozionali, trattamenti firmati [comfort zone], area relax con vista sulla cascata e il laghetto e angolo tisaneria.

Matera aspetta con entusiasmo e impegno la sfida che inizierà il primo gennaio del 2019 con l’inizio dei festeggiamenti per la propria consacrazione a Città Europea della Cultura, e i visitatori non rimarrano delusi.