Sulle gradinate dello stadio Camp Nou di Barcellona campeggia la scritta Més que un Club. La frase, iconica come la squadra cittadina, plurivincitrice di coppe e campionati, vuole ricordare, specie nelle partite che contano, che nel profondo del tifo catalano aleggia molto di più, quasi un senso di sfida, una voglia di rivalsa e, in ultima analisi, di indipendenza. Il Barcellona, infatti, non è solo un club calcistico, ma un simbolo di un’intera città che si contrappone al centralismo di Madrid. Una città che per storia, bellezza e vivacità è fra le prime destinazioni turistiche, non solo della Spagna ma del mondo.
Caratteristiche da non sottovalutare e che probabilmente sono state alla base della scelta fatta da Sir Hotels, rinomato brand di alberghi di lusso con sede ad Amsterdam, che nel giugno di quest’anno ha inaugurato proprio nella capitale catalana la sua sesta struttura: il Sir Victor Hotel. Situato tra due quartieri rinomati e pittoreschi come Gracía e Eixample, questo luxury hotel nasce dal progetto dello studio di architetti Capella Garcia, la cui idea progettuale è stata quella di offrire ai futuri ospiti un’autentica esperienza in ambienti e spazi integrati nell’architettura cittadina e quasi incastonati nel cuore della città.
Nelle parole di Liran Wizman, fondatore e proprietario del Gruppo Sir Hotels, “il progetto si ispira ai canoni estetici di Barcellona, alla sua gente, alla natura e alla cultura catalane. Attraverso la fusione tra design, arte e spazi multifunzionali, speriamo di portare qualcosa di nuovo ed eccitante in una delle capitali più vibranti d’Europa”. L’hotel offre 91 stanze tra camere e suite, un Rooftop bar con ristorante e piscina all’aperto e uno spazio multifunzionale in grado di ospitare eventi e incontri. Non mancano poi una galleria d’arte al piano terra (che mette in vendita le opere di artisti locali emergenti), la moderna e pluripremiata steakhouse Mr Porter e un’attrezzata Area Wellness con zona SPA completa di sauna e piscina interna.
Il design interno dell’hotel prende forma dall’obiettivo progettuale di mescolare i due volti paesaggistici di Barcellona: la luccicante costa mediterranea da un lato, e le ispide rocce montuose del Parco naturale di Mount Sant Llorenç, dall’altro. Per riuscire bene in questa non facile aggregazione architettonica, Sir Hotels ha utilizzato alcuni collaboratori di lungo corso, gli esperti di interior design dello studio Baranowitz + Kronenberg, ai quali è stata affidata la progettazione dello spazio al piano terra. Ha così visto la luce un viaggio attraverso i paesaggi, costellato di reminiscenze della cosiddetta Barcellona bifronte, capace di guardare sia al mare che al monte.
Dall’area reception, pavimentata in quercia e pervasa da una luce che investe gli ospiti e illumina il magnifico tavolo da biliardo in marmo di Carrara, con le luci sferiche Bocci sospese in aria, l’ospite attraversa corridoi, le cui tonalità sono più leggere, volte a creare un’atmosfera più intima e intrigante, e raggiunge in pochi minuti la steakhouse. Il ristorante è arredato con panche imbottite sormontate da grandi luci circolari che pendono dal soffitto. Tutto intorno mobili in legno scuro di noce circondati da pareti in materiali pregiati come marmo, pelle nera e rame. Il design sembra tutto incentrato sul contrasto delle due anime di Barcellona, città di mare e delle tradizioni ma anche metropoli cosmopolita e aperta alle novità. Le camere da letto, dove dominano tonalità neutre, presentano arredi esclusivamente made in Italy ma per valorizzare ed esaltare l’artigianato locale, ogni stanza è stata impreziosita con le opere di due artisti catalani: tappeti fatti a mano da una nota artigiana locale, Nani Marquina, e quadri astratti di Bernat Daviu.
L’hotel Sir Victor non rinnega affatto le proprie origini e le radici che affondano nel tessuto sociale, culturale, artistico, musicale catalano, anzi ne fa un punto di orgoglio proponendo al viaggiatore, anche se solo per pochi giorni, d’immergersi e di integrarsi con lo stile di vita della comunità blaugrana. Così, il Rooftop propone performance musicali dal vivo di artisti catalani, usufruendo della possibilità di rilassarsi in piscina mentre si ammira la splendida vista panoramica sui tetti della città, con un magnifico scorcio anche di Casa Milà e della Sagrada Familia. Incredibile l’esperienza multisensoriale di una gastronomia autoctona conosciuta in tutto il mondo, il menù del ristorante prevede, tra le altre cose, tapas dal gusto light, cocktail esclusivi, Kombucha di produzione locale e frappè rinfrescanti di Kefir. Non potevano certo mancare riferimenti alla letteratura catalana e in The Study, un’area con posti a sedere e tavoli in legno, si trova, fra l’altro, la raccolta esclusiva delle opere di Caterina Albert i Paradís, scrittrice femminista tra le più importanti della letteratura catalana del XIX secolo, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Victor Català, da cui peraltro l’hotel Sir Victor prende il nome. Per chi vuole, infine, c’è l’opportunità di essere ospitati a cena o accompagnati da residenti a visitare alcuni dei luoghi meno conosciuti di Barcellona. Insomma, més que un hotel, una vera full immersion nelle viscere variopinte di una delle città più affascinanti e vivaci del mondo.
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