Il Faloria Mountain SPA Resort, a Cortina d’Ampezzo, arricchisce la sua offerta 5 stelle con cinque nuove Tofane Suite e una Penthouse Suite firmate da Flaviano Capriotti Architetti, studio milanese che già nel 2019 si era occupato dell’ampliamento dell’hotel.
Le nuove Suite – con spazi compresi tra 50 mq e 80 mq di superficie – sono inaugurate in concomitanza con l’apertura invernale dell’hotel. Il linguaggio estetico, in continuità con l’intervento precedente
e in armonia con il contesto paesaggistico, lavora sul delicato equilibrio tra suggestioni alpine e design contemporaneo per definire un preciso senso di lusso sobrio.
Materiali locali come la pietra dolomia, il larice spazzolato, gli imbottiti in panno di lana, le maioliche color blu-verde a ricordare il colore dei laghi alpini. Tutti elementi riletti in chiave contemporanea, per dare vita ad ambienti all’insegna di comfort ed esclusività.
Le tre Tofane Suites, sviluppate su due livelli, offrono una vista magnifica sul gruppo più maestoso di tutta la Valle Ampezzana. Le Tofane Suite presentano un grande spazio living con ampi divani e tavoli da pranzo, due camere matrimoniali dotate di cabine armadi e bagni en-suite con comode docce e vasche freestanding. Boiserie e soffitti storici in larice sono stati recuperati e restaurati da Flaviano Capriotti Architetti integrandoli in nuove pareti con dettagli in legno di quercia tinto carbone e in tessuto color avorio.
Posizionata nel corpo centrale dell’hotel, dalla Penthouse Suite si ammira lo storico trampolino olimpico del 1956. Caratterizzata da soffitti a doppia altezza, presenta uno stile sobrio e contemporaneo con pareti e soffitti realizzati in legno di larice e boiserie in lino imbottite con stampe floreali storiche, oltre a ricche tende in panno di lana nelle tonalità blu sport, colore iconico del brand “Faloria”. Nella Penthouse Suite elementi d’arredo realizzati su disegno dell’architetto convivono con pezzi di design di alcuni tra i più noti brand del made in Italy.
Fondamentale è stata anche ricerca svolta sul tema botanico alpino condotta dallo studio, che ha selezionato dall’atlante Florae Austriacae del botanico settecentesco Nikolaus von Jacquin, 10 fiori tipici delle Dolomiti che sono stati riprodotti sulle testate imbottite dei letti ed in altri elementi dell’albergo. Un filo conduttore che tocca anche SPA, ambienti comuni e Ristorante per generare un racconto visibile e leggibile all’interno dell’albergo. Identità naturale dei luoghi, inserita in un ambiente caldo e accogliente per dare all’ospite una solida sensazione di ritrovarsi in un luogo intimo e sicuro.
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