Il calore è forse l’agente essenziale nelle cure termali a scopo terapeutico ed estetico. Esso agisce a più livelli su pelle e organismo, garantendo spesso, una maggiore ricettività del paziente alla cura cui si sottopone. Ma in che modo l’alta temperatura interagisce con il nostro corpo e soprattutto quali sono i suoi reali effetti benefici?
Iniziamo col dire che i fattori che maggiormente influiscono sull’organismo sono: il livello della temperatura (la migliore si avrebbe dai 40 ai 45,5° C.); la durata di applicazione dello stimolo termergico (il periodo terapeutico va dai 15/20 ai 30 minuti); la velocità di aumento della temperatura nei tessuti (più repentino è l’innalzamento più pronunciati sono gli effetti); l’estensione della superficie trattata. Ciò detto, la principale qualità del calore sta nel fatto che esso favorisce un aumento della estensibilità del tessuto collageno e una riduzione della rigidità articolare. Dopo che sono riscaldati, infatti, i tessuti cedono maggiormente allo stiramento, favorendo al contempo la diminuzione dell’anchilosi e della rigidità articolare.
Ma il calore svolge anche una importante funzione di analgesico: gli stimoli termici, (caldo e freddo), infatti, modificano la soglia di eccitabilità dei recettori del dolore. È esperienza comune che il calore riduce anche gli spasmi muscolari, favorendo il rilasciamento. Aumenta inoltre il flusso di sangue, stimolando la dilatazione arteriolare e capillare. Infine, sottoposti a una fonte di calore, gli infiltrati infiammatori, l’edema e gli essudati nei tessuti si riducono e spesso scompaiono.
Ma, in parole semplici, in che modo l’organismo risponde alla somministrazione di calore? Schematicamente possiamo affermare che quando il nostro corpo entra in contatto con una fonte di calore, si verificano al suo interno una serie di reazioni causa-effetto che finiscono con coinvolgerne tutte le parti, dall’epidermide al cervello fino al cuore e alle ghiandole. In breve, il caldo agisce a più livelli: stimola la cute e i termocettori che agiscono sui centri termoregolatori del sistema nervoso centrale dai quali, a secondo della necessità, vengono inviati impulsi al sistema vasale, alle ghiandole sudoripare, ai muscoli arrivando a coinvolgere persino zone non direttamente sottoposte allo stimolo termico. A livello cardiocircolatorio si avrà un aumento della pressione capillare, della velocità di circolo e dell’attività cardiaca. La sudorazione, necessaria per disperdere il caldo, brucerà le calorie, a livello polmonare si favorirà una iperventilazione e fluidificazione delle secrezioni mentre, accelerando i processi enzimatici biologici cellulari, si esalteranno i meccanismi riparativi e le capacità organiche di difesa.