Il comparto del benessere prosegue la sua crescita in maniera costante, con risultati che incoraggiano il settore a valutare il coinvolgimento di nuove figure professionali. La risposta della formazione non è stata però altrettanto pronta, generando un complessivo distacco fra domanda e offerta: troppi corsi frastagliati e generici non sono riusciti a soddisfare le esigenze in continua evoluzione delle strutture operanti nel wellness.
In questo contesto, Luiss Business School, in partnership con Terme di Saturnia, lancia un corso di specializzazione in SPA, Terme & Wellness Management, che combinando lezioni frontali, guest speaker, esercitazioni, analisi di casi studio e attività di “on the job training”, punta a fornire le competenze necessarie per operare immediatamente.
Per capire come questi tre mesi di formazione possano formare figure professionali contemporanee e pronte, abbiamo parlato con Sandro Baronti, Direttore SPA & Soft Medical Operations di Terme di Saturnia, il cui percorso è una garanzia di competenza e professionalità.
Quale è la vostra valutazione sullo stato di salute del settore benessere? Confermo anche io che le stime sono positive. Le motivazioni sono molteplici e possono investire più aspetti. Dal punto di vista imprenditoriale sono convinto che il cambio di passo sia dovuto a una maggiore consapevolezza rispetto al passato: la progettazione del prodotto SPA era legata più all’idea di un servizio aggiuntivo che attraesse i clienti, mentre ora si approcci a come un’ulteriore area di business. Per gestire le aree di business naturalmente sono necessarie competenze manageriali, che aiutino le eccellenze ad emergere nella crescente competizione. Una rivoluzione che ha investito anche l’esperienza termale, che si è trasformata da proposta di “cura” a intervento di “prevenzione”, con prodotti moderni e adeguati alle richieste del nuovo ospite del benessere.
Che caratteristiche imprescindibili cercate nei vostri collaboratori? È fondamentale partire da gusto e stile: senza questi elementi si fa grande fatica a costruire le competenze di uno SPA Manager. Parliamo di un ruolo che è fra i pochi a richiedere contemporaneamente l’uso dell’emisfero razionale (gestione, organizzazione, controllo) e quello emozionale (creazione del prodotto, fantasia), elaborando informazioni in maniera indipendente e complementare. Chi non apprezza l’ordine e di conseguenza l’eleganza, farà fatica a interpretare un ruolo totalmente immerso nella contemporaneità.
Quali sono le prospettive di carriera che oggi si può prevedere per un manager del benessere? I numeri sono chiari e le opportunità si legano allo sviluppo del settore. Le grandi realtà hanno tentato di creare in casa i profili necessari, mentre le più piccole si sono trovate ad adattare risorse non sufficientemente preparate: è fondamentale sviluppare un percorso fatto di competenze trasversali che preparai alla gestione di uno dei motori della nostra economia turistica.