Vacation Deprivation è un report annuale realizzato da Expedia, agenzia di viaggi online. Giunto alla quattordicesima edizione, lo studio analizza le abitudini relative a ferie e vacanze, prendendo in esame 24 paesi, nell’area Asia–Pacifico, Europa, Nord America e Sud America.
Dall’ultima rilevazione emerge che gli italiani non sembrano riuscire a staccare completamente o a rallentare il ritmo di lavoro, neanche quando è tempo di vacanze. Ma se le abitudini di viaggio differiscono da paese a paese, è assodato che le vacanze hanno lo stesso effetto su tutti: per il 92% fare vacanze regolari incide in modo significativo sulla salute e benessere.
Ne è un esempio il tempo dedicato al sonno: secondo lo studio di Expedia, quando si lavora si dormono in media 6,7 ore di sonno invece il 38% degli italiani in vacanza riesce a dormire le fatidiche 8 ore (con una media di 7,5 ore a notte), un traguardo raggiunto solo dal 17% delle persone nei giorni di lavoro. Il sonno ha un ruolo fondamentale per il benessere fisico e mentale, così come lo svago e la possibilità di dedicare del tempo a se stessi durante un periodo di riposo con famiglia, partner o amici, magari lontani da casa.
”Dopo un periodo di vacanza, quasi nove italiani su dieci ritengono di essere meno stressati e più rilassati, l’87% si dichiara più riposato e più vicino ai propri cari (83%)” ha dichiarato Fabrizio Giulio, Managing Director di Expedia.it. “Un lavoratore che riposa è un lavoratore che rende. Se riuscissimo a passare più tempo lontani dall’ufficio potremmo anche diventare più efficienti: il 68% degli italiani risulta più concentrato sul lavoro una volta rientrato in ufficio dopo le ferie e la possibilità di avere giorni di ferie è tra i fattori che potrebbero motivare la decisione di cambiare lavoro di lavoro (14% degli italiani)” .
Di fatto non tutti riescono a sentirsi davvero out of office non appena chiusa la valigia: il 26% degli italiani inizia a rilassarsi solo una volta raggiunta la destinazione della vacanza e il 24% addirittura un giorno e due dopo.
“Spesso usiamo gli stessi oggetti sia per svago sia per lavoro, leggere una email del capo e un minuto fare ricerche sul miglior hotel in zona sul nostro smartphone è ormai la normalità” continua Giulio “passiamo senza problemi tra desktop, telefono, tablet ed è diventato difficile trovare un vero confine tra vita privata e lavoro, tanto che il 72% degli italiani parte in vacanza portando con sé un dispositivo mobile aziendale così da controllare le email ed essere sempre connessi in qualsiasi luogo si trovi”.
Il 60% degli italiani usa smartphone e tablet per controllare le proprie email e il 37% delle persone lo fa più di una volta al giorno anche in vacanza. Per non rischiare di affrontare l’ansia da batteria scarica, infine, quasi un quinto degli italiani porta sempre con sé il cavo caricabatteria così da poter ricaricare ovunque, senza essere costretto ad aspettare di rientrare in albergo. Solo il 19% riesce a non controllarla la posta nemmeno una volta in una settimana e riesce a passare le proprie vacanze totalmente off.