“La salute è un dovere“. Con Marco Maggia, amministratore delegato dell’Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano Terme, in provincia di Padova, inizia un ciclo di dialoghi dedicati al futuro del comparto alberghiero e benessere.
“In queste settimane abbiamo assistito a medici e infermieri pronti a sacrificare la propria vita per salvare altre vite. Avere cura di noi stessi non sarà semplicemente un atto edonistico, ma piuttosto un atto di responsabilità verso gli altri. Vivere sano per mantenerci più forti e rispondere ad eventuali minacce per la salute non solo migliorerà la nostra esistenza ma contribuirà a proteggere le persone più fragili della nostra comunità.”
Questa missione è nell’identità dell’albergo già da anni, che con frequenza investe in un percorso etico di innovazione, con un approccio originale in cui prevalgono l’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche. “L’altruismo anima la nostra visione. Questa malattia contagiosa ci sta insegnando che la protezione più efficace non è quella che tu puoi dare a te stesso, ma quella che ognuno di noi può dare agli altri. Come una mascherina, molto più efficace nel proteggere gli altri da noi, che invece noi dagli altri.“
Una contingenza che porterà a ripensare il concetto dell’ospitalità. “Il cliente dovrà essere coinvolto al massimo per capire che la nuova versione dei servizi avrà un valore maggiore e non sarà necessariamente una rinuncia. Nell’area SPA, nei percorsi umidi, gli accessi dovranno essere individuali o di coppia e non più di gruppo. Anche nelle aree ospitalità e ristorazione dovremo riscoprire uno stile antico, con servizio al tavolo e piccole attenzioni da rivalutare. Il nostro Medical Hotel si adatterà rapidamente con l’inserimento di nuovi protocolli pensati alla sicurezza, fra dispositivi di protezione personale, gel presso tutti i locali e sanificazione completa e periodica di camere e ambienti comuni. Non le considero innovazioni stimolate dalle circostanze, ma piuttosto buone pratiche da mantenere in futuro. Inoltre stiamo già predisponendo la misurazione della febbre con sistemi senza contatto, test ematochimici a carattere preventivo e nel rispetto della privacy, in un servizio di completamento della nostra offerta tipicamente terapeutica e medicale.”
La crisi porta anche opportunità e Marco Maggia ne sembra convinto. “Per me è stata l’occasione di ritrovare l’amore per la cucina, tornando a farsi da mangiare da soli. Questi giorni mi hanno permesso di apprezzare il valore salutare ed educativo del cibo.”
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