Abano Terme è tra le città termali più conosciute al mondo. Insieme a Montegrotto Terme, siede sul maggior bacino termale d’Europa, con acque e fanghi dal potere terapeutico unico. Fino agli anni Ottanta del secolo scorso, gli alberghi delle due cittadine, poste ai piedi dei Colli Euganei, erano sempre pieni, con una presenza di stranieri, in particolare tedeschi, molto numerosa. Il turismo era la maggiore industria e fonte di guadagno per il territorio.
Tanto si è scritto nel tempo sul fatto che per superare la crisi del termalismo bisognava coniugare l’elemento della salute con quello del divertimento, rifacendosi al concetto romano di otium, o più in generale a coccole e relax. Ma anche che bisognava cambiare mentalità, adottando idee innovative per rilanciare Abano e Montegrotto nel panorama del turismo mondiale, con proposte che andassero oltre le cure termali, i fanghi benessere, le acque calde. Si sono anche attivate campagne di comunicazione e iniziative locali che hanno prospettato agli ospiti un’atmosfera diversa, luoghi da visitare non solo per curarsi ma anche da sognare, da amare, ricordare e pubblicizzare fra i propri amici. C’è invece chi, come una mosca bianca, ha deciso di andare controcorrente e di puntare sulla riaffermazione della propria identità originaria di albergo termale a vocazione sanitaria, caratterizzandosi per un’offerta di qualità ad alta specializzazione.
Parliamo dell’Ermitage Bel Air Medical Hotel, una delle più antiche residenze alberghiere che ospita un autentico Stabilimento Termale dotato di 3 sorgenti naturali di acqua ipertermale salso-bromo-iodica. “Abbiamo voluto inserire un moderno Centro medico di Riabilitazione e Medicina Fisica – ci dice l’ingegner Marco Maggia, uno dei proprietari dell’hotel – che oggi è perfettamente integrato con le terme, il benessere e l’ospitalità alberghiera. La nostra proposta si rivolge alla presa in carico dei principali fattori che compromettono la capacità di movimento e la qualità della vita: dolore, invecchiamento, traumi e cattivi stili di vita. La nostra è un’offerta di servizi completa, all’interno di un’elegante e confortevole residenza alberghiera, in cui ogni persona, senza limiti di età e senza barriere, può sentirsi accolta nel pieno rispetto dei suoi bisogni”.
Nel 2018 l’Ermitage Bel Air Medical Hotel è stato premiato come miglior albergo italiano nel turismo accessibile per la categoria Mobility & Senior Citizen. “Abbiamo deciso di intraprendere un nostro percorso etico di innovazione, con un approccio originale in cui l’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche – aggiunge Marco Maggia – e l’hotel , le terme e le nostre piscine sono luoghi di cura e socializzazione dedicati a tutti, sia per il benessere dell’ospite sano quanto per le necessità degli ospiti, temporaneamente o cronicamente, disabili”.
La riconferma di un’identità termale si riscontra nell’attenzione con cui le acque salso bromo iodiche, antiche e purissime, provenienti dalle Piccole Dolomiti, che sgorgano a una temperatura di circa 80° dalle tre sorgenti dell’Ermitage, e i fanghi qui maturati, con i loro principi attivi antalgici e antinfiammatori, vengono utilizzati per curare e prevenire in modo naturale il dolore e l’invecchiamento osteo-articolare. “Siamo inseriti nel territorio dove ai tempi dei Romani è nata la terapia con le argille bio-termali – prosegue Maggia – ma i nostri programmi di riabilitazione fisica sono stati arricchiti da programmi integrati con terapie fisiche, idrochinesi in acqua termale, riabilitazione post-operatoria ortopedica, in particolare dopo una protesi d’anca, ma anche riabilitazione neurologica per soggetti che hanno subito un ictus, oppure malati di Parkinson o Sclerosi Multipla. I nostri specialisti, inoltre, sono in grado di prendere in carico anche soggetti con Linfedema e deficit Linfatico, oppure a rischio di patologie cardio-vascolari connesse con l’invecchiamento, sovrappeso e cattivi stili di vita. In tutti i casi la nostra proposta include particolari regimi alimentari, esercizio fisico, terme e medicina fisica”.
Alla luce di queste premesse e considerazioni, arrivano programmi validati scientificamente (le Settimane FIT) con la consulenza diretta di docenti e ricercatori universitari esperti nel campo dell’alimentazione e dell’esercizio fisico. Si tratta di protocolli basati su l’integrazione di nutrizione, esercizio fisico e terme. Le Settimane Fit puntano al miglioramento dello stile di vita, “educando” i partecipanti a modificare le proprie abitudini quotidiane, dall’alimentazione alle attività motorie propedeutiche a mantenersi al riparo da rischi il sistema cardio-circolatorio. I prossimi appuntamenti con le Settimane FIT – Programmi di Ricerca Scientifica saranno 21 marzo – 4 aprile, 6 – 20 giugno e 24 ottobre – 7 novembre.
Si potrà scegliere fra 2 programmi: quello “dolce” di una settimana e quello “intenso” di due. I partecipanti si avvarranno di servizi e condizioni esclusive. Innanzitutto la consulenza diretta del Prof. Domenico Corrado (Cardiologo e Medico sportivo dell’Università di Padova) e quella del Prof. Fulvio Ursini (Biochimico all’Università di Padova) che studieranno per ogni paziente un’alimentazione ottimizzata e un programma di allenamento cardio-fitness personalizzato con personal trainer. Sarà inoltre elaborato, con la supervisione degli specialisti in medicina termale e in riabilitazione fisica dell’Ermitage Medical Hotel, un programma individuale che avrà come obiettivo un equilibrato dimagrimento e un miglioramento oggettivo dei principali parametri fisiologici. Il tutto, con l’aggiunta di un ciclo completo di cure termali (fanghi, bagni termali ionizzati, massaggi di reazione) e di massaggio manuale drenante linfatico (Original Method Vodder) per tronco, arti superiori e arti inferiori. Per avere riscontro immediato dei risultati ottenuti, è previsto anche un check-up fisiologico pre e post trattamento, che prevede misure antropometriche, esami del sangue, misura del metabolismo basale, misura della capacità aerobica e analisi impedenziometrica della composizione corporea. Il costo del programma di 1 settimana in pensione completa è di 1.330 €, di 2 settimane 2.400 €.
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