Dimmi quale destinazione scegli e ti dirò che tipo di viaggiatore sei. Questa domanda è ancor più valida quando si sta parlando degli Emirati Arabi e la scelta si pone fra Dubai e Abu Dhabi. Dato per scontato che la soluzione migliore sarebbe quella di visitarle entrambe all’interno dello stesso viaggio, come è possibile – ci si può chiedere – che due città che distano appena un’ora e mezza di distanza fra loro, possano rappresentare due mete in grado di selezionare, a monte, fra le decine di migliaia di turisti che per la loro vacanza scelgono la penisola arabica due tipologie fra loro molto diverse?
Il clima è praticamente lo stesso, con temperature che d’estate arrivano a superare abbondantemente i 40 gradi e d’inverno, invece, rappresentano l’ideale per chi vuole allontanarsi dall’inverno nostrano. Entrambe sono sorte nel deserto, che oggi le circonda e verso il quale partono escursioni organizzate con safari sulle dune o a dorso di cammello.
Le due compagnie aeree nazionali che raggiungono gli scali italiani, la Emirates con base a Dubai e la Etihad da Abu Dhabi, offrono entrambe un ottimo servizio e a prezzi pressoché simili, quindi, se si decide di partire per un Emirato o l’altro, qualche importante differenza nelle proprie aspettative deve pur esserci. La prima è più che evidente: al di là degli skyline e le moderne architetture visibili nelle due città, Dubai è percepita come la mecca del lusso e città glamour, piena di vita, ricca di attività commerciali e di divertimento. Che si tratti degli enormi Mall o dei parchi acquatici e di divertimento, a Dubai tutto è costruito per colpire e stimolare l’immaginazione e per attrarre turisti incuriositi e affascinati da una serie di record quali il Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, o il Burj al Arab, l’hotel a forma di vela. Non va dimenticato, poiu, che la popolazione di Dubai è più giovane e internazionale e tutto l’anno anno ospita una comunità di professionisti arrivati per lavorare nella finanza, nel commercio e nei servizi.
Abu Dhabi nel passato era il punto di scambio fra le rotte marittime e quelle terrestri della Via della Seta usata dai mercanti per viaggiare tra la Cina e Europa, trasportando merci di lusso in Asia, Medio Oriente e Nord Africa. Oggi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti, sede delle attività governative, ed è il più grande dei 7 Emirati che compongono il paese, occupando l’80% del territorio e rappresentando uno dei principali produttori ed esportatori di petrolio del mondo con oltre 1,5 milioni di barili al giorno. Abu Dhabi è un arcipelago di circa 200 isole naturali distribuite lungo la costa e generalmente è considerata meno interessante per lo shopping e per la vita notturna, mentre è diventata un’importante destinazione culturale, preferita da chi è alla ricerca di una vacanza più tranquilla. Il suo lungomare, conosciuto come la Corniche, manca invece a Dubai e, caldo permettendo, merita una lunga passeggiata a piedi. Sui 27 km quadrati della Saadiyat Island è stato pensato un grande polo per la cultura e il tempo libero, con il Museo Nazionale Sheikh Zayed, il Guggenheim di Abu Dhabi, un Centro di arti dello spettacolo, un Museo marittimo e la struttura avveniristica a ridosso del mare che già ospita una succursale del Museo del Louvre, offrendo ai visitatori la possibilità di compiere, attraverso l’arte antica, moderna e contemporanea, un percorso nella storia dell’umanità. Acquistando un biglietto cumulativo oltre che il Louvre si può visitare l’edificio più antico della città, il palazzo Qasr Al Hosn, già dimora della famiglia reale Al Nahyan, sede del governo, del consiglio consultivo e dell’archivio nazionale. Trasformato in un museo che racconta l’affascinante storia della città, il palazzo ha un’imponente torre di guardia costruita nel 1760 e si compone di due edifici dalle alte mura bianche, il Forte interno del 1795 e il più recente Palazzo Interno, terminato nel 1945.
Con lo stesso biglietto si può entrare anche nell’Etihad Towers un complesso di 5 torri da cui si gode una vista fantastica e che si trova di fronte all’hotel Emirates Palace che oggi fa parte del Mandarin Oriental Hotel Group . Fra gli hotel più costosi costruiti al mondo, è dotato di una spiaggia privata di oltre un chilometro, un porticciolo, un parco acquatico, diverse piscine, campo da calcio, due centri fitness, un hammam e una splendida e lussuosa SPA, e una piattaforma di atterraggio per elicotteri. Simbolo della architettura e della cultura arabe, punto di riferimento dell’ospitalità di lusso, con 390 camere e sontuose suite con terrazze e balconi affacciati sul mare, su giardini verdeggianti o cortili silenziosi. Un trionfo di marmi, legni finemente intagliati e colori tenui, con rilassanti tonalità blu o dorate. Dieci i ristoranti che offrono cucine di tutto il mondo, caffé e pasticcerie. L’hotel accoglie leader mondiali, turisti e viaggiatori d’affari provenienti da tutto il mondo, e nel grande spazio congressi, in marmo e decorato in oro, si svolgono riunioni, conferenze, concerti, festival cinematografici ed eventi sportivi che possono ospitare fino a 2.400 persone. A illuminare il tutto lampadari di cristallo Swarovski, che pesano oltre 2 tonnellate. Un ambiente regale che lascia senza fiato.
Così come colpisce la vista della grande Moschea Sheikh Zayed, costruita nel 2007 con oltre 1000 colonne e 80 cupole, probabilmente, il monumento più sorprendente visitabile nella città, e un altro motivo che, dovendo scegliere, mi fanno preferire una visita ad Abu Dhabi al glamour e allo shopping di Dubai.
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