Il Gruppo Davines prosegue il proprio impegno su “Rethinking Plastic”, campagna globale per promuovere un approccio consapevole alla plastica, uno tra i packaging più utilizzati quando si tratta di prodotti di bellezza di uso quotidiano.
La campagna globale in collaborazione con l’impresa sociale Plastic Bank® punta a prevenire che 100 tonnellate di plastica invadano gli oceani migliorando la qualità della vita delle popolazioni locali coinvolte nella raccolta della plastica. Guidata da Davines (haircare) e Comfort Zone (skincare), la campagna proseguirà fino alla fine del 2021. Questo non è il primo progetto di raccolta della plastica intrapreso dall’azienda, ma è certamente il primo ad impatto globale.
Plastic Bank impedisce alla plastica di entrare negli oceani e migliora la vita dei raccoglitori di rifiuti nelle comunità costiere, costruendo ecosistemi di riciclaggio etico e riprocessando i materiali per la loro reintroduzione nella catena di approvvigionamento globale. I raccoglitori locali scambiano i loro rifiuti di plastica con premi che aiutano a fornire le necessità familiari di base come generi alimentari, carburante per cucinare, tasse scolastiche e assicurazione sanitaria. Il materiale raccolto rinasce come Social Plastic® che può essere facilmente reintegrato nei prodotti e negli imballaggi come parte di una filiera a ciclo chiuso.
“È sempre più evidente che l’unico modo per accelerare la necessaria trasformazione dall’attuale modello socioeconomico estrattivo a un nuovo paradigma rigenerativo – una trasformazione ormai non più rimandabile – è quello di creare alleanze e coalizioni multilaterali, che lavorino congiuntamente all’obiettivo. La nostra collaborazione con Plastic Bank rappresenta un nuovo passo nel nostro continuo percorso di sostenibilità e rigenerazione.”, ha commentato Davide Bollati, Presidente del Gruppo Davines.
Indonesia, Brasile e Filippine sono le aree coinvolte in questa fase nel progetto di raccolta con Plastic Bank: tutte aree del mondo in cui è più difficile riciclare. Questi paesi hanno tassi estremamente elevati di inquinamento da plastica e povertà, a causa della mancanza di infrastrutture per lo smaltimento e della maggiore dipendenza dagli imballaggi monouso, che si traducono in una quantità sproporzionata di inquinamento.
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