Ogni anno, decine di migliaia di italiani si recano in Tunisia perché attratti dalla fama di un rituale, la talassoterapia, che è ormai parte integrante dell’immagine turistica del paese, che è diventato un punto di riferimento mondiale per i trattamenti basati sulle proprietà dell’acqua del mare. I motivi per cui questo metodo è in grado di restituire benessere al nostro organismo stressato sono diversi. L’acqua del mare, infatti, presenta proprietà benefiche dovute al suo componente vivo (plancton) e alla sua composizione, molto vicina a quella del plasma del sangue. Ad una temperatura di 34-38° C essa trasmette al nostro corpo, attraverso la cute, i sali minerali e oligominerali che in situazioni di stress o sofferenza spesso vengono a mancare. La nascita di questa metodica che deve il suo nome alla combinazione di due termini greci, thalassa (”marè) e therapeia (da therapeuin: “curarè”), era mirata all’uso terapeutico degli elementi marini e, in particolare, dell’acqua marina. Il campo in cui la talassoterapia ha però recentemente trovato più diffusione è quello della bellezza: gli impacchi con alghe ammorbidiscono la pelle; la distensione e il riposo attenuano le rughe; i getti mirati delle vasche sciolgono e rassodano. Lungo tutta la costa tunisina si trovano decine di strutture alberghiere specializzate in cure talassoterapiche e alcni sono dei veri templi di benessere archittonicamente straordinari.
