Il wellness è un settore vitale. Corretti percorsi benessere favoriscono in individui sani un rafforzamento dell’organismo e delle difese immunitarie, ma a giovarne è anche lo sviluppo internazionale. L’Europa è primo posto per il turismo wellness e SPA e l’Italia rientra fra i primi 10 paesi al mondo per l’offerta in un mercato che nel 2018 valeva oltre 4 mila miliardi di dollari. Per capire come riprendere le fila del discorso abbiamo raccolto il contributo di Riccardo Turri, CEO Starpool, azienda italiana leader nella progettazione degli spazi benessere. “Avremmo fatto a meno di questo passaggio, ma non possiamo lasciare irrisolti gli spunti di riflessione che ne sono scaturiti. Le opportunità esistono e in questo il settore dell’ospitalità non si deve inventare nulla: possono cambiare le dinamiche ma le opportunità che sono a disposizione si riveleranno concrete in un’ottica di medio/lungo periodo.”
Gli spazi benessere rischiano di entrare nell’occhio del ciclone, spesso anche per una componente di ignoranza di chi prende le decisioni. “Le SPA hanno tutti gli elementi per essere parte della ripartenza. Gli interlocutori più attenti sapranno valorizzare le idee se partiranno da una posizione di consapevolezza: ambienti umidi e trattamenti sono realtà complesse ma possono essere gestiti al meglio per garantire ospite, operatore e struttura.“
Per questo Starpool, impegnata con difficoltà nel portare avanti i suoi progetti italiani e in attesa di poter riprendere quelli bloccati al di là del Brennero, ha stilato un protocollo dedicato alla corretta gestione della SPA, per un supporto completo anche nella fase post-vendita. “Può valere per tanti aspetti di questa critica situazione, ma è evidente che abbiamo tutti bisogno di chiarezza. Nell’ambito del wellness abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti gli attori coinvolti gli strumenti più efficaci per lavorare. Anche perchè il tema dell’igiene in ambienti così delicati è da più di dieci anni uno dei campi di azione che ci distingue e non possiamo esimerci dal condividere le nostre competenze per chi voglia attuare e poi proporre una gestione consapevole.“
Il decalogo affronta tutti i temi sensibili per la vita di una spa, a partire dai protocolli per la sicurezza del personale alla sanificazione, in particolare delle cabine con temperature comprese tra i 30° e i 60° C. Senza dimenticare la gestione ottimale dei flussi, il controllo di piscine e idromassaggi e la rivalutazione delle aree accessorie del food&beverage e degli spogliatoi.
“Quello che non cambierà per il mondo del wellness è la necessità di avere una volontà determinata nell’affrontare il progetto. La spa che domani saprà soddisfare cliente e proprietario, diventando un valore aggiunto per entrambi, deve fondarsi su un’identità spiccata, e non sull’ipotesi di riempire il proprio pacchetto o di copiare le scelte di un concorrente. Solo così un investimento importante potrà avere i suoi ritorni.” Riccardo Turri è convinto che gli alberghi potranno tornare a lavorare con soddisfazione, anche grazie al contributo del wellness, ma non sfuggono i nuovi trends emersi da questo periodo. “Chi aveva avuto la fortuna di investire su una private SPA, si è ritrovato con un diamante in mano. La casa si è immediatamente trasformata in un luogo dove è possibile mantenerci in salute e se al benessere si aggiungono design ed arredo ci sono tutte le condizioni per vedere un forte sviluppo del mondo dell’home wellness.”
Per chi volesse consultare il Decalogo Starpool è possibile scaricarlo al seguente link: https://bit.ly/3bnR8gj
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